Investire è come giocare al casinò?

Marco Parlanti
3 min di lettura

Pensi che investire nel mercato azionario sia come giocare al casinò in cui ti arricchisci se hai fortuna ma puoi anche perdere tutto in un secondo?
Se hai mai avuto un pensiero simile, è normale. Molto spesso infatti ci arrivano i racconti di persone che hanno accumulato grandi ricchezze velocemente, come quelli che per primi hanno comprato un paio di Bitcoin per pochi centesimi, e allo stesso tempo capita di sentire di altri che hanno perso una grossa percentuale di un investimento acquistando un titolo dietro un consiglio errato di un amico o di qualche fantomatico esperto online. Questi eventi possono certamente allertare chi non ha esperienza sul mercato azionario spingendolo a non rischiare il denaro risparmiato con fatica e preferendo non approcciarsi a queste operazioni.
Bene, è tempo di dare una risposta a questa domanda analizzando i dati che ci forniscono direttamente i mercati azionari nel corso della loro Storia.

Quello che emerge dalle statistiche è che dal 1926 ad oggi, dunque in quasi 100 anni di operatività, l’indice Standard and Poor’s 500 (spesso abbreviato come S&P 500), uno dei più importanti indici al mondo che raccoglie le 500 società statunitensi più capitalizzate, ha chiuso positivamente in circa il 75% degli anni solari, mentre solamente per il 25% degli anni ha prodotto una perdita.
Tuttavia, come si può notare dal grafico, riducendo l’orizzonte temporale d'investimento ed analizzando i risultati su base giornaliera (approccio tipico di chi fa trading, che compra l’indice per poi rivenderlo entro breve) le probabilità di profitto si riducono al 56%, mentre quelle di incorrere in una perdita aumentano al 44%. Quasi come puntare le proprie fiches sulla casella rossa o nera della roulette e aspettare che la pallina decreti o meno il successo.

Al contrario, aumentando il numero di anni in cui si mantiene attivo l’investimento sull’indice le probabilità che si veda ridursi il valore del proprio investimento calano drasticamente: solamente il 5% di chi ha investito per 10 anni ha riscontrato una perdita, mentre questa probabilità si azzera completamente per coloro che hanno mantenuto l'investimento aperto per 20 anni. Prendendo infatti un giorno qualunque come data di apertura di un investimento nell’indice S&P 500 e facendo trascorrere due decenni, il valore è sempre, in qualsiasi caso, maggiore rispetto al momento in cui si è investito.
Questo concetto è ben espresso da una delle citazioni più famose di Warren Buffett: “I mercati finanziari sono il luogo dove trasferire la ricchezza dagli impazienti ai pazienti", che ci ricorda come nel mercato azionario il tempo prevalga spesso sul tempismo.
Dunque qual é differenza fra una persona che compra delle fiches da giocare a Las Vegas e un’altra che compra azioni in Borsa? Entrambi acquistano qualcosa, si espongono al rischio e sfidano un sistema esterno. C’è però un elemento essenziale che distingue l’azione di investire nei mercati e il gioco d’azzardo e si tratta del sistema in cui ci si muove. I due ‘campi da gioco’ (la Borsa e il casinò) sono profondamente diversi se si allarga lo sguardo e si considera il lungo periodo e i ritorni positivi associati; nei mercati finanziari, infatti, il trend in un arco di tempo ampio è, come abbiamo visto, molto spesso positivo.
E se le Borse, a differenza del gioco d’azzardo, premiano la calma invece dell’adrenalina, allora mantenere lo sguardo sul lungo periodo e migliorare le proprie conoscenze finanziarie possono essere strategie premianti.
Oval non fornisce consigli sugli investimenti e i singoli investitori dovrebbero prendere le proprie decisioni autonomamente. Chiedete il consiglio di un consulente finanziario se non siete sicuri del vostro investimento. Il vostro capitale è a rischio, il valore degli investimenti può salire o scendere e potreste ricevere meno del vostro investimento iniziale: non dovreste investire denaro che non potete permettervi di perdere.