Come risparmiare sul gas

Oval Team
5 min di lettura

Il costo del gas è alle stelle e mentre le temperature precipitano in tutta Italia, segnalando l’arrivo tardivo della stagione autunnale e poi dell’inverno, e si inizia ad accendere il riscaldamento nelle case e nei condomini, è utile ricordare che ci sono tanti modi per risparmiare sulla bolletta del gas.
Secondo le stime dell’Osservatorio SOStariffe.it, infatti, oggi rispetto ai primi mesi del 2021 la spesa della bolletta del gas è triplicata, passando per una famiglia da una media di 1.428 euro all’anno a 4.400 euro.
Questo perché il gas, anche a causa della guerra in Ucraina, è sempre più caro: il suo costo unitario è passato da 0,15 euro a Smc (standard metri cubo) a 1,11 euro Smc.

Si può risparmiare sul gas?
Quindi, come si può risparmiare sul gas? Ad esempio si può cuocere la pasta a fuoco spento, o meglio: spegnendo il fornello una volta che l’acqua stia ormai bollendo.
Uno stratagemma che è salito alla ribalta delle cronache lo scorso settembre, quando Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica 2021, ha condiviso sul suo profilo Facebook un post di Alessandro Busiri Vici, in cui si spiegava come si può preparare un piatto di spaghetti consumando meno gas.
Il procedimento è semplice e funziona: basta portare l’acqua ad ebollizione, buttare la pasta e dopo due minuti spegnere il gas, lasciando sulla pentola il coperchio in modo che il calore non si disperda riuscendo a portare a termine il processo di cottura, con l’avvertenza di calcolare un minuto in più rispetto al tempo che usiamo normalmente.
Al di là di questo piccolo accorgimento, i trucchi per tagliare il costo della bolletta sono molti: dal riscaldamento alla cucina basterà cambiare qualche abitudine per contenere gli sprechi e vedere subito i benefici nella bolletta.

I trucchi per tagliare la bolletta del gas: riscaldamento
Il consumo di gas è tra le spese più importanti per le famiglie ed è dovuto principalmente al riscaldamento della casa, alla cottura dei cibi e alla produzione di acqua calda.
Per prima cosa bisogna effettuare un check up della propria abitazione, verificando le condizioni dell’impianto di riscaldamento ed eventuali problematiche agli infissi o infiltrazioni nelle pareti, che potrebbero far lievitare il consumo energetico per scaldarla e quindi vanno riparate.
Per eliminare gli spifferi e quindi le dispersioni di calore si possono utilizzare tapparelle e serramenti isolanti, valutando anche se vale la pena cambiare gli infissi mettendo quelli ad alta efficienza termica. Altrimenti, si possono applicare strisce adesive isolanti su porte e finestre, riducendo così l’ingresso di aria fredda da fuori.
Naturalmente per evitare che la casa si raffreddi troppo bisogna anche arieggiare con moderazione e nelle ore meno fredde: basterà aprire le finestre la mattina per circa quindici minuti per garantire il ricambio dell’aria.
È fondamentale anche effettuare una regolare manutenzione della caldaia, facendo non solo le revisioni obbligatorie per legge ma anche un controllo all’anno, in estate, quando l’impianto non è utilizzato: questo infatti serve a individuare eventuali problematiche e risolverle in tempo, limitando quindi anche le spese.
Anche i termosifoni sono periodicamente soggetti a manutenzione, per garantirne la massima efficienza: ogni anno prima di accenderli è sempre meglio eliminare l’aria presente nelle tubazioni, che altrimenti impedirebbe di riscaldarsi in maniera adeguata.
È importante evitare di coprire con coperte o altro i termosifoni, perché questo ne limita la capacità di irradiare calore. Un altro trucco molto utile sono le valvole termostatiche, che possono essere installate sui caloriferi e permettono di regolarne il consumo di acqua calda, arrivando così a tagliare fino al 15% il consumo di gas dell’impianto di riscaldamento.
Una volta accesi i termosifoni, a quanto va tenuta la temperatura per risparmiare? In caso di riscaldamento autonomo la scelta più conveniente è impostare la temperatura di casa a 19 gradi, che garantisce di stare al caldo senza consumare troppo gas. Se poi la casa è molto grande e non tutte le stanze sono sempre abitate si può decidere di non riscaldarle tutte, tenendo spenti i termosifoni negli ambienti che non sono utilizzati.
Chi è disposto a effettuare un investimento che taglia il consumo di gas in maniera radicale, il che è ottimo per il portafoglio e anche per l’ambiente, può decidere di cambiare impianto di riscaldamento. Ad esempio, si può installare una pompa di calore o dotarsi di un impianto solare termico, che produce acqua calda anche in inverno, magari informandosi sugli eventuali Ecobonus concessi dallo stato.

L’uso dell’acqua calda per non sprecare gas
Anche l’utilizzo di acqua calda impatta notevolmente sulla bolletta del gas: per questo è bene ridurre il tempo sotto la doccia e anche installare riduttori di flusso sui rubinetti, evitando così lo spreco di acqua calda e riducendone il consumo di circa un quarto.
Inoltre, un altro modo per risparmiare è spegnere la caldaia nelle ore notturne, quando non la utilizziamo, e ovviamente se ci assentiamo da casa per qualche giorno.
Come risparmiare gas in cucina
Tornando al risparmio del gas in cucina, oltre a cuocere la pasta a fuoco spento – che secondo uno studio dell’Unione Italiana Food fa risparmiare il 6% di energia – ci sono altri suggerimenti da attuare per consumare meno gas.
Intanto va sempre utilizzato il coperchio: chiudere la pentola, infatti, qualunque cosa stiamo cucinando, evita la dispersione di calore e permette all’acqua di arrivare molto prima ad ebollizione.
Un modo molto economico di cucinare è quello di utilizzare la pentola a pressione, che impiega meno tempo a cuocere i cibi: inoltre se si usano gli appositi separatori si possono cuocere contemporaneamente pietanze diverse, come le verdure e il riso.
Anche la cottura a vapore è più veloce e quindi richiede meno gas: anche in questo caso usando i cestelli si possono realizzare più piatti nello stesso tempo. Ad esempio, nella parte bassa della pentola, dove c’è l’acqua che bolle, si può cuocere la pasta.
Un modo per accelerare i tempi di cottura è prevedere un ammollo precedente: nel caso dei legumi e di alcuni tipi di cereali, come il riso nero, tenerli in un primo momento immersi in acqua per alcune ore significa poi impiegare meno tempo, e quindi meno gas, per cuocerli.
Infine, privilegiando il fornello più piccolo del piano cottura si possono tagliare i consumi: tenendo acceso il bruciatore dalla misura minore, infatti, si utilizza meno gas e si risparmia anche se serve un po’ più di tempo per finire la cottura.